COMUNICATO STAMPA - 16 novembre 2011

L’assessore Sacchetto incontra gli allevatori cuneesi.
E sui lupi conferma: "Dal prossimo anno l’assicurazione sui capi in alpeggio"

 

FRABOSA SOPRANA- Era il confronto tanto atteso tra la Regione, rappresentata dall’assessore Claudio Sacchetto, e gli allevatori cuneesi. Esasperati dai tanti, insostenibili attacchi dei lupi alle loro mandrie in alpeggio. L’incontro si è svolto lunedì sera a Frabosa Soprana presso la sala delle conferenze comunale. Tra i relatori l’ex consigliere provinciale Marco Botto, promotore dell’incontro, l’assessore Claudio Sacchetto, Antonio Viglione della Confraternita dei cavalieri della Raschera, il sindaco di Frabosa, Pierangelo Giordanengo e un rappresentante degli allevatori, Bruno Bottero. A moderare la discussione Paola Scola, giornalista de "La Stampa".

In sala tantissimi sindaci, amministratori, sindaci, rappresentanti di categoria e allevatori. Insieme a loro due presidenti di Comunità montana: Giuseppe Boasso per la Tanaro Cebano Monregalese e Luca Colombero della Val Maira. Marco Botto: "Questo è il grido d’allarme del popolo della montagna, messo a dura prova dagli attacchi sempre più frequenti dei lupi alle loro mandrie. Perché se non si interviene subito, che ne sarà tra 50 anni o meno della montagna cuneese? Gli allevatori minacciano di andarsene per sempre dagli alpeggi se la Regione non interviene con una politica di sostegno forte". Di qui le rassicurazioni dell’assessore Sacchetto. A partire dalla questione dell’abbattimento programmato. Una strada percorribile, rassicura Sacchetto: "E’ il nostro obiettivo. Abbiamo rinnovato la richiesta al Ministero dell’Ambiente per il contenimento della specie lupina, ma essendo il lupo protetto a livello comunitario, si tratta di un iter lungo e complesso". Altra questione: l’assicurazione dei capi in alpeggio: "La introdurremo dal prossimo anno –conferma l’assessore- per consentire un risarcimento sostenibile agli allevatori che ogni anno perdono i loro capi in alpeggio".

Una proposta che ha incontrato il favore del pubblico e dello stesso Botto: "Era la nostra richiesta, avanzata già nel corso di un precedente incontro informale in Regione con Sacchetto. Un risultato fondamentale, sulla strada della tutela degli allevatori dai lupi".

Sul palco anche un pool di esperti della Facoltà torinese di Agraria: stanno lavorando ad un progetto che la dice lunga sul nuovo indirizzo della Regione nell’ambito lupino, il "Propast". Un insieme di dati, interviste, inchieste, dalla parte degli allevatori, destinati a ridisegnare la mappa della presenza lupina in Piemonte. Confluiranno nel prossimo "Progetto no lupo": "Perché questo è un problema serio –dice la dottoressa Marzia Verona-. Il costo calcolato per ogni pastore per difendersi dal lupo va dai 2 ai 6 mila euro l’anno. Insostenibile".

E Botto conclude: "L’assessore ha promesso di aggiornarci il prossimo anno, prima della salita agli alpeggi di San Giovanni. Appuntamento per tutti al prossimo giugno, sempre qui a Frabosa".

 


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